agrifoglio variegato
Agrifoglio a foglie variegate.
Il super-esperto rivela i segreti per coltivare bene l'agrifoglio, che vive dalla macchia mediterranea fino alle montagne alpine

L’agrifoglio è una pianta di gran moda: versatile com’è, si adatta a ogni situazione, come ci spiega, attraverso i suoi preziosi consigli, l’esperto Francesco Dessì, titolare dell’omonima azienda vivaistica.

Esiste una sola specie di agrifoglio?

Siamo abituati a conoscere la specie classica, Ilex aquifolium, dalla quale peraltro sono state ricavate numerose varietà, a foglia spinosa, spinulosa o liscia, in tinta unita o variegate di giallo o bianco. Però ci sono anche altre specie interessanti dal punto di vista ornamentale, come I. crenata, I. cornuta, I. x altaclarensis, ecc.

agrifoglio nellie steven
Agrifoglio 'Nellie Steven'.

È una pianta dei nostri climi?

Eccome: I. aquifolium è tipico delle regioni mediterranee, tanto che in Sardegna fa parte della vegetazione di macchia, nelle sue diverse varietà spontanee (a foglia liscia o spinosa).

Quindi resiste al caldo secco estivo?

Si può ben dire che queste piante, nella nostra isola, “nascono da sole”: resistono perfettamente in terreni aridi grazie all’apparato radicale che si spinge molto in profondità, per la ricerca dell’acqua.

Però lo vediamo anche nella zona alpina: necessita di cure particolari?

Sostanzialmente no: è una pianta molto versatile, che si adatta senza problemi alla calura estiva così come alle gelate invernali. Tutt’al più nei primi due-tre anni dall’impianto potete proteggere il piede con una pacciamatura di foglie.

Le varietà a foglia variegata sono più delicate?

Assolutamente no: come la specie, resistono senza problemi fino a 1000 m d’altitudine. Badate solo che il terreno sia ben drenato (temono comunque l’asfissia radicale da ristagno idrico) e collocatele in posizione soleggiata, non per motivi di sopravvivenza, bensì per mantenere viva e splendente la variegatura del fogliame.

Quali le cure colturali necessarie?

Sono sostanzialmente minime, visto che l’irrigazione, al di là del primo anno d’impianto, non è indispensabile. Suggerisco però di curare la concimazione: va effettuata all’inizio della stagione autunnale, in concomitanza con le prime piogge, con un fertilizzante ternario ben bilanciato (con azoto, fosforo e potassio in parti uguali).

Serve la potatura?

Dipende dalla forma d’allevamento prescelta: se la pianta viene allevata come cespuglio singolo in forma libera, non è necessaria (tranne la ripulitura di eventuali parti secche o danneggiate). Se invece desiderate un alberello, alla fine dell’inverno bisogna sfrondare periodicamente i rami bassi, in modo da conservare una forma ordinata.

Si può allevare in vaso?

Certamente, avendo cura di fornire alla pianta un ottimo drenaggio. Parallelamente, durante la stagione calda sarà indispensabile un adeguato apporto idrico (mediamente, due annaffiature a settimana). Siate invece parchi con le concimazioni, così da mantenere contenute le dimensioni.

Esistono altri colori, oltre al rosso, per le bacche?

Quelle color rosso scarlatto sono tipiche di I. aquifolium, ma - già tra le sue varietà - alcune producono frutti di colore arancio, mentre I. crenata 'Latifolia' si ammanta di bacche nerastre, dall’autunno alla fine dell’inverno (sempre che non venga spogliato da uccellini affamati).

È vero che non tutte le piante producono bacche?

L’agrifoglio è una specie dioica, cioè esistono piante maschio con soli fiori maschili e painte femmine con fiori femminili. Quindi per avere i frutti è necessario prima accertarsi di acquistare una pianta femmina (se l’acquisto avviene in autunno scegliete un esemplare con le bacche), e poi procurarsi anche una pianta maschio (soprattutto se l’allevamento avviene su un terrazzo ai piani alti, dove è più difficile che arrivi il polline maschile portato dal vento) per impollinare una o più femmine.

Curiosità sull'agrifoglio

Gli antichi Romani usavano appenderne i rami sulla porta di casa per tenere lontani i malefici, ma anche per simboleggiare la vita che sfida, con i vivaci colori dei frutti, le nebbie dell’inverno. Anche se le bacche attirano svariati uccelli, come merli, passeri, tordi, che ne sono ghiotti, state attenti se avete bambini: per l’uomo sono assolutamente velenose.

Specie e varietà

  • A foglia spinosissima I. aquifolium “Silver Milkyboy”, “Ferox”, “Ferox Argentea”.
  • A foglia spinulosa I. a. “Myrtifolia Aureomaculata”, I. cornutaI. crenata.
  • A foglia liscia I. glabra, I. perado ssp. platyphyllaI. x altaclarensis “Lawsoniana”.
  • Variegata di bianco I. a. “Silver Queen”, “Argenteo Marginata”, “Handsworth New Silver”.
  • Variegata di giallo I. a. “Golden Queen”, “Rubricaulis Aurea”, I. crenata “Golden Gem”, I. x altaclarensis “Golden King”.
Agrifoglio, coltivarlo dal mare alla montagna - Ultima modifica: 2020-12-20T07:49:04+01:00 da Elena Tibiletti