fava
La fava si coltiva facilmente, come tutte le Leguminose.
Una leguminosa facile da coltivare, la fava è molto diffusa al Centro-sud, ma si può coltivare anche al Nord. Con un video sulla semina

La fava (Vicia faba) è una Leguminosa annuale, originaria dell’Asia, che viene consumata sia cruda che cotta, sia fresca che secca.

Legume tipico del Centro-Sud Italia, dove appunto viene consumato anche crudo con il pecorino, la fava può resistere anche in Val Padana, se viene seminata verso metà marzo, mentre nel Sud si semina con molto anticipo.

L'ambiente per la fava

Si adatta infatti a tutte le zone climatiche, da quelle costiere a quelle temperate. Sopporta abbastanza bene il freddo sotto gli 0 gradi, ma soffre il caldo, motivo per il quale dopo la fruttificazione primaverile inizia a seccare. Per questo motivo nelle zone climatiche temperate calde la semina delle fave può essere effettuata dall’autunno all’inizio dell’inverno per avere raccolte a partire dal mese di aprile o comunque dopo 180 giorni dalla semina.

Le fave non hanno particolari esigenze per quanto riguarda il terreno in cui vengono messe a dimora, anche se preferiscono terreni di medio impasto e fertile, ma si adatta anche a quelli compatti e argillosi, oppure calcarei e sabbiosi, purché sempre ben drenati. In autunno è meglio interrare un concime a base di potassio (ottima la cenere di sola legna) e una piccola quantità di letame. Prima di procedere con la semina, il terreno deve essere lavorato fino a 40 cm di profondità, spianato e ripulito dalle erbe infestanti per permettere al robusto apparato radicale di svilupparsi senza difficoltà.

Impianto e coltivazione

Le fave vanno seminate direttamente a dimora definitiva. Si praticano dei buchi profondi circa 5 cm nel terreno, nei quali vanno inseriti 2-3 semi in filari a distanza di 15 cm tra i semi e di 80 cm tra le file. Il tempo di germogliazione è rapido, ma è possibile anticiparlo tenendo a bagno i semi qualche giorno fino a quando non raddoppiano di peso. Si conservano poi a una temperatura costante di 5°C fino a quando non cominciano a germinare e si depongono nel terreno.

Subito dopo la messa a dimora dei semi, si procede con una leggera irrigazione, proseguendo poi con innaffiature quando la terra è molto secca.

Le piante di fave non richiedono fertilizzazioni in quanto esse stesse rilasciano sostanze nutritive per il terreno. Le radici sono ricche di azoto e anche gli steli possono essere tenuti e tritati nel terreno per le colture primaverili.

È preferibile, ma non indispensabile, posizionare una rete di plastica fissata a paletti per il sostegno delle piante.

Nel corso della crescita è bene cimare le piantine per equilibrare la vegetazione e la produzione, per evitare l’attacco di afidi nella parte superiore della pianta e per intensificare e accelerare la fruttificazione.

L’unico trattamento che richiede la fava è la rincalzatura come difesa dal freddo e dalle malerbe e una lavorazione superficiale del suolo (sarchiatura) per permettere l’ossigenazione del terreno.

Fra i nemici, oltre a quelli che attaccano il pisello, si segnalano ruggini e ticchiolatura, da combattere con poltiglia bordolese.

La raccolta si svolge quando i baccelli iniziano a rigonfiarsi in presenza del seme. Se le fave diventassero troppo grosse, potete farle essiccare per l’inverno.

Ecco il nostro video tutorial sulla semina delle fave:

Per approfondire

ORTO FACILE
per tutti, tutto l'anno
31479 - Ultima modifica: 2020-04-17T16:24:11+02:00 da Elena Tibiletti
Fava, coltivarla dalla semina alla raccolta - Ultima modifica: 2020-05-14T07:21:00+02:00 da Redazione Passione In Verde