Frutteto biologico con specie e varietà insolite

Nel frutteto biologico coltivate frutti insoliti come le ciliegie gialle, la guava, il lime, il goumi, il persimmon e tanti altri. Ecco i consigli-base

Un aspetto che non dovrebbe mai mancare nel frutteto biologico è una ricca biodiversità: specie da frutto diverse e un ampia scelta di arbusti (possibilmente autoctoni), con fioriture distribuite nell’arco dell’anno, aiutano a conservare la presenza di insetti impollinatori, indispensabili per il lavoro di trasporto del polline da un fiore all’altro per ottenere un ricco raccolto. E questa biodiversità si trasforma anche in bellezza: perché un frutteto biologico è un mondo intero di vita, meraviglioso in ogni stagione, ideale dunque anche come ambiente in cui trascorrere il tempo libero con la famiglia e gli amici.

Persimmon, il kaki dalla polpa soda

Al mercato sulle bancarelle li vedete facilmente in vendita con il nome commerciale Persimmon: sono i kaki dalla polpa soda, molto facili e durevoli, da raccogliere a fine autunno. L’albero è particolarmente bello, con larghe foglie ombreggianti; occorre coltivarlo in un angolo poco soggetto ai forti venti per evitare la caduta dei fiori prima dell’allegagione. I frutti sono edibili già alla raccolta.

Ciliegie gialle, una curiosità dal sapore ottimo

Esistono anche le ciliegie gialle, e in realtà non si tratta di una novità bensì di antiche varietà oggi recuperate e commercializzate prevalentemente per la coltivazione amatoriale. Fra queste c’è per esempio l’antica e pregiata varietà Limona, che assume un vivace colore giallo; rispetto alle ciliegie rosse è meno gradita agli uccelli che sono spesso causa di gravi danni al raccolto se le piante non vengono protette da reti.

Goumi, un frutto giapponese

Il goumi o silverberry è un frutto regalato da un arbusto generoso, Elaeagnus umbellata o dall’affine E. multiflora, piante di origine giapponese che trovano nei nostri giardini un ambiente idoneo in quanto hanno buona resistenza al freddo e anche all’inquinamento atmosferico: si ammalano poco o nulla e non temono i parassiti. I fiori sono profumati e i frutti sono molto ricchi di vitamina C; inoltre sono ricchi di Omega3 e sono considerati eccellenti antiossidanti. Si consumano freschi o in marmellate.

Mela rossa fuori e dentro

Sono oggi reperibili le mele a polpa rossa; una delle varietà migliori si chiama Almaty. Il frutto, con buccia rossa, ha la polpa rosa-rossa molto croccante, saporita e gradevole, ideale per il consumo fresco perché di buona conservabilità ed eccellente contributo alla nostra salute in quanto, come tutti i frutti rossi, svolge un ruolo importante per la prevenzione delle malattie e dell’invecchiamento cardiovascolare.

Guava, frutto per le zone miti

Arriva dalle Americhe l’albero chiamato guava o guayaba (Psidium guayava), ideale per le nostre zone miti dove i limoni possono crescere all’aperto (aree lacustri del Nord, Liguria, Tirreno, Sud e isole). Il frutto, gustoso e poco calorico, si consuma fresco o in succhi; è una pianta facile e decorativa, ideale per la coltivazione amatoriale. C'è anche una varietà gialla (Psidium cattleyanum), poco ingombrante perché di rado supera i due metri di altezza. Resiste a punte di -5 °C.

Lime, ideale per il Mojito

Il limone verde o lime, dal sapore particolarmente profumato e idoneo per insaporire piatti e macedonie, è ingrediente base del cocktail Mojito oggi molto diffuso anche in Italia. Pianta per climi caldi, riesce a sopravvivere anche al Nord se viene portata in una serra a temperatura superiore a 5°C fino ad aprile-maggio, cresce bene anche in vaso.

Il mini kiwi verde

Il kiwi (actinidia) ha trovato in Italia condizioni ottimali per il suo sviluppo. Una delle nuove varietà è quella a frutto verde e liscio, di piccola dimensione, autofertile (basta quindi anche un solo esemplare per ottenere i frutti). Praticamente privi dei fastidiosi piccoli semi, i frutti maturano in autunno e sono di buona conservabilità; non teme il gelo anche intenso.

Frutteto biologico con specie e varietà insolite - Ultima modifica: 2020-07-15T07:33:37+02:00 da Redazione Passione In Verde