Kalanchoe beharensis, calancoe orecchia d’elefante

La calancoe orecchia d'elefante (Kalanchoe beharensis) si fa notare per le grandi foglie dalla forma particolare. Ecco come coltivarla

C'è una calancoe veramente diversa da quella solita, conosciuta da tutti, cioè la Kalanchoe blossfeldiana: questa si chiama calancoe orecchia d’elefante (Kalanchoe beharensis) ed è sempre una Crassulacea.

Kalanchoe beharensis è chiamata orecchia d’elefante per le grandi foglie triangolari, che ricordando appunto le mobili appendici dei grandi mammiferi, anche per il colore grigiastro. È originaria del Madagascar.

Com’è fatta la calancoe orecchia d'elefante

Arbusto perenne dal fusto eretto, non ramificato, alto fino a 3,5 m in natura e fino a 1 m in coltivazione in piena terra (ma solo 60 cm in vaso).

Ha grandi foglie picciolate (lunghezza totale 20 cm), di forma leggermente triangolare dentata al margine, dotate di piccoli peli che conferiscono un aspetto vellutato e che, al sole, assume una tinta rossiccia sulla pagina superiore, mentre rimane verde su quella inferiore. Le foglie giovani e l'infiorescenza sono invece color argento.

Alla fine dell’inverno produce fiori gialli all'esterno e viola all'interno, di medie dimensioni.

La varietà ‘Fang’ ha foglie tondeggianti, lunghe fino a 7 cm, con punteggiature nere lungo i margini e piccole escrescenze ruvide sulla pagina inferiore.

Dove e come si coltiva

Solo nelle zone più miti del Sud Italia è coltivabile in piena terra, in posizione molto soleggiata e riparata dai venti freddi. In tutte le altre regioni va allevata in vaso.

Desidera una collocazione luminosa e ben esposta al sole per tutta la bella stagione. In inverno va ricoverata in una stanza fresca, con temperatura minima di 12 °C, sospendendo le annaffiature.

Il substrato deve essere molto sciolto, costituito per la maggior parte da sabbia unita a poca terra fertile.

Le annaffiature devono essere regolari, ma può tollerare anche lunghi periodi di siccità, durante i quali la pianta richiude le foglie. Per favorire la fioritura è bene concimare con un prodotto liquido per piante grasse da aprile fino a novembre, appena prima del riposo invernale.

Risulta resistente alle malattie, ma può andare soggetta ad attacchi di parassiti, soprattutto aleurodidi (mosca bianca), ragnetto rosso e cocciniglie. Particolarmente esposte le piante che in inverno svernano a temperature troppo alte, per es. in appartamento in una stanza riscaldata.

Come tutte le calancoe, mantiene l’epoca di fioritura del Paese d’origine, solo che, trattandosi dell’emisfero australe, anziché risultare la tarda estate, nel nostro emisfero risulta il tardo inverno…

Kalanchoe beharensis, calancoe orecchia d’elefante - Ultima modifica: 2019-07-19T07:13:53+02:00 da Redazione GI